Koishikawa Korakuen
Il
Koishikawa Korakuen è un giardino di sette ettari che fu creato da Yorifusa,
fondatore del ramo Mito del clan Tokugawa, per essere la sua seconda residenza
(anche se in seguito divenne la sua residenza principale) all’inizio del
periodo Edo, esattamente a partire dall’anno 1629 e fu completato durante il
regno del secondo daimyo Mitsukuni.
Nello
sviluppo del giardino Mitsukuni si fece consigliare da Zhu Zhiyu, che era al
servizio della dinastia Ming, per questo motivo è possibile trovare nel
giardino paesaggi tipici della Cina e aspetti stilistici che riflettono un
gusto tipicamente cinese come si può vedere con l’Engetsu-kyo o il Seiko no
tsutsumi.
Persino
il nome del giardino fu scelto da Zhu Zhiyu. Il nome Korakuen difatti, deriva da un testo cinese, il Gakuyo-ki di Fan-Zhongyan e significa
“Preoccupati prima di tutte le preoccupazioni nel mondo e godi dopo tutta la
gioia nel mondo”.
Gli
stili di riferimento per il giardino sono lo shakkei, cioè in armonia con il paesaggio circostante (anche se nel
frattempo il paesaggio circostante è cambiato per cui questo elemento è venuto
a mancare) e il kaiyu, cioè
un’architettura centralizzata caratterizzata da un lago centrale attorno al
quale si sviluppano delle colline artificiali e altri laghetti.
Il
lago centrale detto Dai-Sensui
contiene al suo interno due isolette, la più grande Horai-jima, l’altra Chikubu-jima,
furono disposte nel tentativo di ricordare il lago Biwa.
Da
qui parte un percorso circolare, detto Nobedan,
che si snoda lungo tutto il giardino, caratterizzato dall’incofondibile stile
cinese che combina pietre naturali e pietre tagliate di diverse dimensioni.
Seguendo
il percorso si raggiunge l’Uchi-niwa,
il sito dove si trovava la casa degli ospiti del daimyo Mito costruita in stile shoin. A quei tempi esso era separato
dal resto del giardino da un portale in stile cinese.
Tra
gli elementi più famosi del giardino vi sono l’Engetsu-kyo, il Tokujin-do
e il Seiko no tsutsumi.
L’Engetsu-kyo, ossia ponte della luna
piena, si è guadagnato questo nome a causa del fatto che il suo riflesso sulla
superficie dell’acqua ricordasse la luna piena appunto. Esso, la cui
progettazione è stata attribuita a Zhu Zhiyu, si è conservato fino a noi, per
cui il ponte che si può ancora ammirare nel giardino è l’originale, risalente
al periodo Edo.
Il Tokujin-do è un piccolo tempietto che
custodisce le figure in legno di Boyi e Shuqi, due fratelli la cui biografia
viene narrata nello Shiki, un testo
che Mitsukuni lesse quando aveva 18 anni e dal quale rimase profondamente
colpito.
Il Seiko no tsutsumi è una sorta di passerella realizzata per assomigliare
a quella del lago Xi Hu di Hangzhou in Cina e ha influenzato notevolmente i
giardini di altri daimyo del paese che sono stati costruiti successivamente.
Il
giardino è famoso anche per una ricca varietà di piante, in particolare per gli
Iris (circa 600 piantine), un grosso ciliegio piangente di circa 60 anni (Shidare-zakura) e i fiori di susino,
presenti in più di 30 varietà, in quanto molto amati da Mitsukuni, il quale
scelse come suo nome simbolico bairi (villaggio
del susino).
Mitsukuni
volle anche una risaia all’interno del giardino per mostrare le difficoltà degli agricoltori alla moglie del suo
erede, Tsuneada. Tutt’oggi i bambini delle scuole elementari partecipano alla
semina del riso in Maggio e al raccolto in autunno.
Il
Koishikawa Korakuen ha ricevuto dall’Atto di Conservazione del Patrimonio
Culturale la prestigiosa doppia designazione di Luogo speciale di incomparabile
bellezza e Sito storico speciale del Paese.
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