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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Giorno 15: Takayama, il villaggio di Hida

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Il risveglio nel ryokan è avvenuto ai primi raggi del sole che filtravano dalle vetrate delle porte in legno e carta di riso che avevamo lasciato aperte la sera prima. Non ho fatto nessuna fatica ad alzarmi, per la prima volta davvero riposata. Dopo ben due settimane di viaggio passate a dormire in due in un letto da una piazza e mezzo, il futon mi ha permesso di ritrovare i miei spazi. Il materassino di cui era composto inoltre, era abbastanza spesso da non far assolutamente percepire la sensazione di star dormendo sul pavimento. Persino mia sorella, che solitamente la mattina fa molto più fatica di me a carburare, ha accettato di alzarsi dopo essere stata chiamata solo due volte. La mattina dopo il nostro arrivo a Takayama mi sentivo ancora euforica per l’esperienza del ryokan , sentivo che non potevo continuare a perdere tempo a dormire, che volevo vivere a pieno ogni secondo che mi rimaneva di permanenza in quel luogo che sembrava fermo nel tempo. Svegliatec