Giorno 22: prime impressioni su Osaka
Se New York è una mela e Tokyo è un melograno, Osaka è un cachi. Esteriormente è poco accattivante. Non è moderna come Tokyo, anzi a guardare bene tutto sembra un pò vecchio, ma non abbastanza vecchio da essere tradizionale come Kyoto. Continui a guardare senza capire e ti chiedi se valga la pena di dargli un morso. A vederla così Osaka non sembra molto interessante. Poi lo addenti e la sua consistenza gelatinosa ti lascia perplessa, guardi Osaka dall'interno delle sue strade cercando di coglierne il senso ma esso ti sfugge completamente, come la polpa del cachi che si disperde tra le dita. Eppure è dolce, così dolce e succoso che finisci per dare un morso dietro l'altro, e non ti fermi fino alla fine. Di Osaka in qualche modo si finisce per amare tutto, anche ciò che pensi non dovrebbe piacerti, alla fine ti lascia un sapore dolce in bocca e tu non puoi fare a meno di sorridere. © Asian Wanderlust Era il nostro ventiduesimo giorno di viaggio. Non potevamo ancora saper...