Kiyomizudera

Situato sul Monte Otowa, il Kiyomizudera fu fondato nel 778. Essendo un luogo dedicato a Kannon, dea della misericordia, il tempio è da sempre stato aperto a cittadini di tutte le classi sociali. Il complesso ospita 30 edifici buddisti, molti dei quali sono stati distrutti oltre 10 volte a causa di incendi, ma sono sempre stati ricostruiti. La maggior parte degli edifici attuali risalgono al 1633. Nel 1994 il Kiyomizudera fu denominato Patrimonio UNESCO.

© kiyomizudera.or.jp
Secondo il libro Le origini del Kiyomizudera, un vecchio vestito di bianco apparve in sogno a Kenshin, un monaco che conduceva una vita ascetica a Nara, indicandogli di mettersi in viaggio verso nord e trovare una sorgente dalle acque cristalline. Così facendo Kenshin scoprì le cascate del Monte Otowa e incontrò Gyoei-koji, un eremita che praticava l'ascetismo vicino le cascate. Gyoei-koji gli disse che lo stava aspettando e gli consegnò un albero sacro infuso con il potere di Kannon chiedendogli di ricavarne una statua della dea con mille braccia, in modo da porla a protezione di quel luogo sacro. Detto ciò scomparve. Kenshin capì che Gyoei-koji altri non era che una personificazione di Kannon ed eseguì quando egli gli aveva ordinato, rimanendo a vegliare sulle cascate Otowa.

© kiyomizudera.or.jp
Due anni dopo Kenshin conobbe Sakanoue no Tamuramaro, un guerriero che si era recato sul Monte Otowa a caccia di cervi. Kenshin lo ammonì per togliere delle vite in un luogo sacro e lo introdusse al culto di Kannon. Convertito dalle sue parole, Sakanoue no Tamuramaro edificò un tempio per ospitare la statua della dea con mille braccia e 11 teste che Kenshin aveva costruito, e nominò il tempio Kiyomizudera, cioè tempio dell'acqua pura, a causa delle acque cristalline delle cascate Otowa.

© kiyomizudera.or.jp
Sin dalla sua nascita, il Kiyomizudera ha adottato la dottrina della setta Hosso, una delle sei del buddismo di Nara. All'inizio il tempio nacque come un ramo del Kofukuji di Nara (il principale tempio del buddismo Hosso di Nara), poi a partire dal 1965, si distaccò da esso divenendo il luogo di culto principale della setta Kita Hosso (Hosso del Nord) fondata da Onishi Ryokei Wajo, allora abate del tempio. Ryokei Wajo predicò gli insegnamenti di Kannon per tutta la vita con una precisa finalità in mente: il Buddismo dovrebbe contribuire alla società. Per questo motivo, fino agli ultimi anni della sua vita (morì alla veneranda età di 109 anni), provvide per primo a creare delle istituzioni che si prendessero cura di bambini e anziani, si offrì volontario per portare aiuti alle vittime dei disastri ambientali e si prese cura degli svantaggiati.
Si ha accesso al Kiyomizudera attraverso il portale Nio-mon. Alto 14 metri, largo 10 e lungo 5 quest'architettura a due piani venne bruciata durante la Guerra civile (1467-77) e poi ricostruita nel sedicesimo secolo. L'ultimo rinnovo risale al 2003.


A seguire si incrocia il Sai-mon, il portale ovest che con la sua spettacolare vista del tramonto è stato considerato a lungo la porta del Paradiso. Ricostruito nel 1631, è il luogo sacro dedicato al Nissokan, un tipo di meditazione buddista.


Si arriva quindi alla sala Zuigu-do, un padiglione la cui ricostruzione risale al 1718, dedicato a Daizuigu Bodhisattva, che ascolta i desideri e le aspirazioni di ogni persona. Qui sono venerate sia divinità buddiste che shintoiste che presiedono agli incontri matrimoniali, alle nascite e proteggono i bambini.
Il Kiyomizudera è famoso soprattutto per il palco in legno che sorregge il padiglione principale. Ampio 190 metri quadrati, è coperto da 410 tavole di cipresso giapponese (hinoki) e sorretto da pilastri di legno alti 13 metri, di cui 18 realizzati con alberi zelkova vecchi di 400 anni. Qui si tengono le danze e gli eventi dedicate a Kannon durante le celebrazioni religiose e si può godere di una stupenda vista sulla città di Kyoto.

 

Il padiglione principale (Hondo) fu costruito sul ripido pendio usando un sistema di costruzione giapponese che funzionava come un'impalcatura, incrociando i pilastri con delle traverse, in modo da rafforzare la struttura, ma attraverso un metodo ad incastro che non prevedeva l'uso di chiodi. Tale struttura ha dimostrato negli anni di essero in grado di resistere persino ai terremoti.


La sala principale presenta un tetto a padiglione (Yosemune-zukuri) in legno hinoki, la cui squisita curvatura si rifà alle residenze aristocratiche del periodo Heian. L'interno è diviso in tre spazi da grandi colonne circolari: il gejin / raido (il santuario esterno), il naijin (il santuario interno) e il nainaijin (il santuario più interno), quest'ultimo, essendo l'area più sacra del tempio, custodisce la statua di Kannon.


Si giunge infine alle cascate Otowa, da cui il tempio ha avuto origine e ha preso il nome. I visitatori posso purificarsi bevendo da uno solo dei tre rivi che sembra propizino la fortuna in tre diversi ambiti: longevità, successo e amore.


Le cascate sono visibili anche dal padiglione Okuno-in che si trova proprio sopra di esse e che permette una bella vista anche su Kyoto e sul padiglione principale, di cui riprende le fattezze in formato ridotto.


Del complesso del Kiyomizudera fa parte anche lo Jojuin. Nato come residenza del venerabile Gana, un prete che dedicò la sua vita alla ricostruzione del Kiyomizudera dopo che venne bruciato a seguito della guerra, ne divenne poi un sotto-tempio con lo scopo di gestirne le finanze e di occuparsi del mantenimento degli edifici. Lo Jojuin è particolarmente famoso per il suo giardino detto "della Luna".
Ricordiamo infine il santuario Jishu, famoso per le sue pietre dell'amore, poste a distanza di 6 metri l'una dall'altra. Sembra che se si riesce ad andare da una pietra all'altra ad occhi chiusi, si incontrerà l'amore. Se per riuscirci sarà necessario l'aiuto di qualcuno, esso sarà necessario anche per la propria vita sentimentale.

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