Sanjusangendo

Il nome ufficiale del Sanjusangendo è Rengeo-in e fu instituito nel 1164 per volere del leader militare Taira no Kiyomori. Il tempio originale fu bruciato in un incendio ma venne ricostruito nel 1266. Da allora la struttura è rimasta la stessa, con solo quattro grandi ristrutturazioni durante questo periodo. Il padiglione principale, lungo 120 metri, è stato costruito secondo lo stile architettonico Wayo e presenta 33 spazi tra le colonne. Da qui il nome Sanjusangendo: sanjusan (33), gen (spazi), do (sala/padiglione). 

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Degni di nota sono anche le mura in terra battuta e il portale sud, registrati come Importante Proprietà Nazionale. Essi riflettono l'estetica del sedicesimo secolo e i gusti di Toyotomi Hideyoshi.
Le icone principali del Sanjusangendo sono le 1001 statue della dea buddista Juichimen-senju-sengen Kanzeon, chiamata spesso con il nome semplificato di Kannon. Esse si trovano all'interno del padiglione principale e ciascuna di esse ha 1000 braccia. 1000 statue hanno posa stante e si distribuiscono per tutta la sala.

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Al centro di esse è posizionata la sola con posa seduta e formato molto più grande delle altre. Le statue sono state realizzate in cipresso giapponese (hinoki) ma solo 124 risalgono al dodicesimo secolo quando il tempio fu fondato, le rimanenti furono realizzate nel tredicesimo secolo durante la ristrutturazione del complesso.

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Davanti alle statue di Kannon si trovano le statue di altre divinità. Il Dio del Vento e quello del Tuono si trovano ai lati opposti della sala, situati su piedistalli a forma di nuvole. La devozione alle loro immagini deriva dalla paura e dalla gratitudine delle persone rispetto a questi eventi naturali, che potevano portare ad un buono o cattivo raccolto. Le statue qui presenti sono dei capolavori risalenti al periodo Kamakura (dodicesimo-quattordicesimo secolo).
Oltre alle due divinità citate, la sala accoglie altre 28 divinità, poste in una perfetta linea dritta davanti alle statue di Kannon. Queste divinità, molte delle quali erano di origine indiana, sono guardiani, posti a protezione della dea Kannon, oppure anime pie che credevano in Kannon. 

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Tecnicamente parlando, queste statue sono state costruite attraverso un metodo di assemblaggio delle parti. La testa e le braccia sono state intagliate separatamente, poi unite insieme, rivestite con vernice e poi rifinite colorandole.



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